PREAMBOLO 

Qualche annetto fa decisi che volevo fare i figli (‘qualche annetto fa’ è perché sono un’appassionata di eufemismi) e che avrei lasciato il mio bel lavoro per dedicarmi interamente a loro. Sono nati Tommi e Giacomino e io ero completamente felice, vivevo in una specie di luna di miele perpetua, rincretinita d’amore. È stato il periodo più intenso e appagante della mia vita.
Ma…
‘…Come tutte le più belle cose, vivesti solo un giorno come le rose’ e dalle stelle a casalinga disperata il passo è stato breve; quello che fino a poco prima era fonte di felicità perfetta ora mi frustrava e mortificava: mi sembrava che la mia vita fosse fatta solo di pappe e cacche. Veleggiavo verso la depressione.

Finché un giorno mentre andavo al parco, annaspando fra passeggini borse termiche e secchi di giocattoli, mi sono imbattuta nella mia àncora di salvezza: una locandina affissa nella vetrina di una libreria con un bando di concorso per un racconto breve a tema sportivo. Il premio in palio era la pubblicazione.
Era l’occazione di cui avevo bisogno. C’era solo un problema: detestavo lo sport. Come potevo scrivere di qualcosa che mi era tanto ostico? Ma era così impellente il bisogno di uscire dal tunnel della maternità che decisi che lo avrei fatto lo stesso, come un compito in classe che va svolto per forza.
Mi misi sotto a testa bassa. Fu difficile ma alla fine ci riuscii, scrissi Palla capitano parlando di sport a modo mio; consegnai il racconto, non ne seppi più niente e me ne scordai. Ma avevo raggiunto il mio scopo: sentirmi di nuovo un essere umano, con presenza di attività cerebrale, capace di andare oltre le pappe e le cacche. 
Circa un anno più tardi arrivò una telefonata della casa editrice che mi annunciava che Palla Capitano era fra i cinque vincitori del concorso e che sarebbe stato pubblicato.

Ora che sono passati quasi vent’anni e le pappe sono tornate in auge (tanto da essere le protagoniste di questo blog), voglio ringraziare Palla capitano per avermi salvato la vita, e lo faccio  pubblicandolo qui, un pezzetto alla volta, a partire dalla prossima ricetta.

PALLA CAPITANO
(racconto d’appendice in 7 puntate)
prima puntata
seconda puntata
terza puntata
quarta puntata
quinta puntata
sesta puntata
settima puntata