Patate alla parmigiana, buone sia calde sia fredde, adorate dai bambini e preparabili in anticipo perché uno o due giorni dopo diventano ancora meglio.
Inoltre non c’è bisogno di essere pedanti e seguire le istruzioni alla lettera: ci si può mettere quello che abbiamo in frigo e trasformarla in una perfetta ricetta di riciclo.
PALLA CAPITANO
(racconto d’appendice in 7 puntate)
Puntate precedenti:
preambolo
prima puntata
seconda puntata
terza puntata
Puntate successive:
quinta puntata
sesta puntata
settima puntata
Quarta puntata
Non mi piacciono gli spioni. Per esempio, a ricreazione io non ho voglia di andare in giardino, allora mi infilo nei bagni, aspetto che siano scesi tutti e poi me ne torno a giocare in classe. Ogni tanto càpita che qualcuno mi becca: se è uno che si fa i fatti suoi non ci sono problemi, se è uno spione sono fritta. Lo dice al profe di turno che mi costringe a scendere e a giocare con gli altri, ed è sempre la solita musica: ruba bandiera, bandiera francese, o palla capitano. Non si scappa.
Ecco in quei momenti io quello spione lo vorrei stritolare, gli vorrei fare tanto male fisico, vorrei che gli schiattassero all’istante la madre il padre e tutti quelli a cui vuole più bene. La rabbia è tale che mi vengono le lacrime, che come al solito inghiotto al volo, prima che qualcuno se ne accorga. Allora faccio finta di accettare il gioco a cui mi assegnano e cerco di defilarmi il più possibile: sto alla larga dalla palla, se me la passano non l’acchiappo, a ruba bandiera arrivo sempre in ritardo o mi distraggo se chiamano il mio numero, eccetera eccetera.
Se invece mi sento particolarmente forte, anche se non ho nessuna speranza di vittoria mi batto per il mio diritto a non giocare, ma ogni volta sono casini, mi danno delle sgridate davanti a tutti, mi mandano in presidenza, convocano la mamma…
La mamma mi ha chiesto qual era il problema, non capivo di cosa stesse parlando.
«Perché ogni volta che c’è educazione fisica o qualche altro gioco di gruppo devi armare tutti questi casini?»
Proprio così ha detto! Pari pari. ‘Armare tutti questi casini’, mi faceva strano, in genere non parla così nemm…
«Ehi non svicolare. Hai sentito cosa ti ho chiesto?»
«Sì.»
«Allora?»
«Non è educazione fisica, quando c’è ginnastica ce la faccio. Non mi piace ma ce la faccio.
«E allora cos’è?»
«Non lo so… Forse…»
«Forse?»
«…Ho paura…»
«Di che?»
«Non lo so.»
Di nuovo la profe di educazione fisica vuole ‘farci contenti’: mezz’ora di ginnastica e mezz’ora di calcio e palla capitano.
Mentre facciamo piegamenti flessioni e torsioni, lotto per dominare l’ansia che mi assale implacabile: mi gira la testa, comincio a tremare, a sudare freddo e a struggermi per trovare un modo qualunque per farmi esonerare.
E il miracolo avviene: attacco a vomitarmi l’anima lì, sul campetto di terra battuta, proprio sulla linea di confine della zona ostaggi.
Mi si fanno tutti intorno premurosi preoccupati e un po’ schifati. Mentre continuo a vomitare felice mi chiedo se in tutto questo non ci sia lo zampino della signora Capitano. Mi guardo intorno e vedo una farfallina gialla un po’ diversa dalle altre, si posa un istante e vola via sbattendo le ali come salutandomi. Sì, era proprio lei, ci giurerei.
Continua…
Per preparare le Patate alla parmigiana servono:
Cominciamo col mettere a fare un bel sugo di pomodoro e basilico, quello che più ci piace o che facciamo abitualmente.
Io qui ho scelto quello che i miei preferiscono e che se volete potete trovare qui: Il leggendario sugo di casa Cerioni.
Prepariamo le patate
Ora le friggiamo
Mettiamo a scaldare in padella una bella quantità d’olio (io preferisco friggere con l’extravergine ma questa è una scelta personale). Per sapere se la temperatura dell’olio è giusta ci infiliamo uno stuzzicadenti nell’olio e quando tutto intorno si formano tante piccole bollicine, la temperatura è giusta e possiamo mettere le patate.
Componiamo la parmigiana
Buon appetito!
Patate alla parmigiana – postato da Paffi
Ricette dai blog amici:
Patate al miele dal blog Cucina Casareccia
Patate fredde dal blog Lo scrigno del buongusto
Sformato di patate dal blog Un avvocato ai fornelli