Ma che buoniiiii!
Quando in una notte insonne passata a rimuginare sulla prossima ricetta da pubblicare ho deciso di sperimentare gli involtini prosciutto e fichi, non avevo idea che il risultato sarebbe stato così felice.
L’unico errore è stato che ne ho fatti troppo pochi e ho dovuto subito ricominciare da capo.
Per 4 porzioni di involtini prosciutto e fichi servono:
- 8 fettine di manzo
- 8 fichi maturi di grandezza media
- 200 gr di prosciutto crudo (grasso e magro)
- 100 gr parmigiano grattugiato
- 1 ciuffo di prezzemolo
- 1 bicchierino di cognac
- farina per infarinare
- sale e pepe
- 5 cucchiai di olio extravergine
Comincio col tagliuzzare i bordi delle fettine
per evitare che si accartoccino e col batticarne le appiattisco bene fra due fogli di carta forno.
Poi mi bagno la punta delle dita, le passo nel sale su tutta la carne: attenzione a metterne poco perché c’è il prosciutto che è già parecchio salato di suo, ma un pochino ci vuole.
Spolvero ogni fettina di prezzemolo tritato, parmigiano e pepe, aggiungo una fetta di prosciutto e 1 fico nel centro. Piego verso l’interno i due lembi laterali delle fettine in modo che il ripieno resti chiuso all’interno, e arrotolo in senso perpendicolare, stringendo e pigiando bene in modo che oltino venga ben serrato.
Lo chiudo con uno stecchino e lo passo nella farina. Ripeto l’operazione per tutte le fette di carne.
Scaldo l’olio in padella e metto a soffriggere gli involtini, appena sono abbrustoliti da tutte le parti sfumo con un goccino di cognac, lo faccio in più riprese fino a usare tutto il bicchierino.
Copro a filo con acqua calda e cuocio a fuoco dolce per una ventina di minuti, poi alzo la fiamma e faccio consumare l’eventuale eccesso d’acqua e lascio riposare almeno dieci minuti prima di servire.
postato da Riccidiburro
Simona
14/10/2016 @ 22:07
…devo provarle!
Eleonora
19/10/2016 @ 11:21
Ottimi! Io non amo il dolce con il salato, ma in questa ricetta il dolce non è’ troppo prepotente e il tutto è’ invece molto armonico. Brava, non avrei mai creduto che mi potesse piacere “l’agro-dolce! “. Eleonora