Ricordate la virgola che uccide?
Spostare la virgola all’interno di una frase può stravolgerne il significato; arriva il responso per la domanda di grazia del condannato a morte:
– Grazia impossibile, giustiziare il condannato!
Il significato è chiaro, il verdetto è negativo: la grazia è impossibile e il condannato va giustiziato.
Ma se spostiamo la virgola giusto di una parola?
– Grazia, impossibile giustiziare il condannato!
Ed ecco che il condannato è salvo.
Il discorso vale anche in cucina, soprattuto per i dolci, spostare una virgola in una ricetta può stravolgerne il risultato.
È quello che è successo con la mia Torta caprese perfetta.
Riry, la mamma di una mia cara amica, che cucina divinamente (e che, lei sì, avrebbe tutte le credenziali per essere una grande food blogger), mi ha voluto regalare sua versione della Torta caprese: gli ingredienti sono gli stessi, le dosi cambiano di poco, il procedimento anche, ma il risultato è straordinariamente diverso: dov’è che è stata spostata la virgola?
Torta caprese 2 – la versione di Riry
per una tortiera da 24 cm ∅
- 150 gr di cioccolato fondente
- 300 gr di mandorle con la pelle
- 200 gr di zucchero
- 150 gr di burro a temperatura ambiente
- 5 uova
Cominciamo preparando la tortiera
imburriamo e infariniamo il bordo dello stampo (o pennelliamolo con pappa-forno) e tagliamo per il fondo un cerchio di carta forno.
Con una frusta lavoriamo a spuma il burro e lo zucchero.
Aggiungiamo i tuorli uno alla volta, incorporando il successivo solo dopo il totale assorbimento del precedente, e lavoriamo come per uno zabaione. Teniamo gli albumi da parte.
Preriscaldiamo il forno a 120° (o anche a 100°, dipende dalla potenza del vostro forno).
Tritiamo insieme le mandorle e il cioccolato finissimamente, e le uniamo al composto di uova zucchero e burro.
Montiamo le chiare a neve ferma e le incorporiamo al resto a cucchiaiate, mescolando dal basso verso l’alto per non smontarle.
Versiamo il tutto nella tortiera e inforniamo per 1 ora, 1ora e un quarto.
Testiamo la cottura con uno stuzzicadenti: se infilandolo al centro ne uscirà pulito e asciutto, la torta è cotta.
E ora, se qualcuno vorrà darsi la pena di provare le due versioni e di scrivere un parere, ne sarò felice; intanto, grazie Riry!
postato da Paffi