Estate. Caldo. Bisogno di qualcosa di fresco e leggero. Eccolo qua, il polpettone di code di gamberi senza cottura arriva provvidenziale.
Questo è fatto con le code di gamberi ma vanno benissimo anche gamberetti (nettamente più economici), astici o aragoste (nettamente meno economici) o qualunque altra polpa di crostaceo vi ispiri la fantasia (e il borsellino).
Quell’insolente che ti cerca senza rendersi conto che tu non vuoi; quello che ti appoggia la coscia sul ginocchio e ti tocca senza alcuna grazia e senza effetto o con effetti repellenti nel tuo corpo; quello più fastidioso di un moscerino prima di addormentarsi, più fastidioso di un sasso nella scarpa, importuno come un brufolo sul naso, come il prurito al momento sbagliato nel posto peggiore, nauseabondo come la puzza al momento del pranzo, come un capello nella minestra, come un ragno che cammina nella panna del latte, quello appiccicoso come il miele con lo zucchero di canna e la marmellata, aborrito come un uccello del malaugurio, quello sbadiglio umano, quell’impertinente, quel bavoso, ti dirò come togliertelo di dosso. […] Fai una maionese con uova né marce né troppo fresche più l’olio rancido che hai usato per friggere il pesce. Molta, moltissima maionese. Metti nel frattempo a cuocere un pugno abbondante di taglierini e falli bollire per tre volte il tempo consigliato sulla confezione. Fai sciogliere i fagioli che sono avanzati dal pranzo di mercoledì, con pezzetti di fegato di bue e un po’ di unghie. Scola i taglierini bianchicci e bavosi, aggiungi la maionese e i fagioli e spezzettaci sopra un po’ del formaggino che è avanzato dall’altro giorno.
Nega di avere fame e servigli questo intruglio piuttosto tiepido, quasi freddo. Non provarlo. Guarda piuttosto come si vanno annebbiando gli occhi dell’impertinente. Elogerà, per fare lo smorfioso, il tuo piatto. Chiederà anche un bis. Berrà due bicchieri d’acqua tiepida (mettila in tavola così, intiepidita dalla cucina). A un certo punto chiederà dov’è il bagno. Poco dopo si ricorderà di una dimenticanza, qualcosa di urgente e infilerà la porta. Così come il tuo piatto sarai indimenticabile. Ma non tornerà. Alla fine, non tornerà, te lo sarai tolto di dosso per sempre.
Héctor Abad Faciolince – Trattato di culinaria per donne tristi
Per preparare il Polpettone di code di gamberi senza cottura servono:
Ricette dai blog amici:
Insalata di mare dal blog Cucina Casareccia
Code di gambero al brandy dal blog Lo scrigno del buongusto
Polpettone di mortadella dal blog Un avvocato ai fornelli
Preparazione
Composizione del polpettone
Puoi accompagnare il polpettone con le salse che preferisci, la rosa, un classico, ovviamente ci sta benissimo, ma anche la senape all’aneto o quella rustica in grani… non c’è che l’imbarazzo della scelta.
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Polpettone di code di gamberi senza cottura – postato da Mozzarella