La patatàta è un piatto economico ma supergustoso, che abbiamo conosciuto in uno chalet sulle Dolomiti una sera di tanti anni fa. Da allora siamo diventati inseparabili e ci accompagna fedele di inverno in inverno anche a casa.
Patatàta
– 1 e ½ kg di patate
– 1 kg di cipolle dorate
– 4 tomini
– 60 gr di burro
– 50 gr di parmigiano
– olio extravergine
– sale
Cominciamo lavando sbucciando e tagliando le patate in grossi pezzi che metteremo a lessare in acqua bollente salata per un quarto d’ora circa.
SUGGERIMENTO: Non buttiamo le bucce: friggiamole! Qui di seguito c’è il procedimento: Bucce di patate fritte
Sbucciamo e tagliamo le cipolle piuttosto erte e le mettiamo a cuocere in una padella col fondo coperto di olio extravergine e un bel pizzico di sale grosso.
Le lasceremo andare dolcemente per 45 minuti circa, girandole ogni tanto e a fine cottura alzeremo la fiamma per dare una bella rosolata finale.
Una volte pronte le metteremo a scolare dall’olio tenendo la padella inclinata da un lato per alcuni minuti.
Le assaggiamo e se serve aggiungiamo un po’ di sale.
Appena le patate sono cotte le scoliamo e le mettiamo in una ciotola dal fondo largo in cui sia facile schiacciarle.
Lo faremo con l’apposito schiacciapatate o anche con una forchetta, l’importante è farlo immediatamente perché da bollenti le patate si schiacciano molto più facilmente.
Quindi aggiungiamo metà del burro a pezzetti e sale. Assaggiamo: l’impasto deve essere già saporito e buonissimo così, bisogna far fatica a smettere di assaggiarlo.
Pennelliamo con un pochino d’olio scolato dalle cipolle il fondo e bordi di una pirofila.
Prendiamo metà delle patate schiacciate e ne facciamo un primo strato coprendo il fondo della pirofila e pigiando e compattando bene tutto.
Aggiungiamo le cipolle ben scolate dall’olio in un secondo strato.
Tagliamo i tomini a metà nel senso della larghezza, come fossero dei panini da imbottire.
Disponiamo le 8 metà sullo strato di cipolle.
Concludiamo con le patate rimaste.
Spolveriamo di parmigiano.
Infiocchettiamo con il restante burro e inforniamo a 200° per una ventina di minuti.
La patatàta è pronta quando il formaggio si è fuso e sulla superficie si è formata una bella crosticina dorata.
E’ esattamente quello che ci vuole in questi giorni di gelo. Scaldatevi e: buonissimo appetito!
postato da Paffi
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Patatàta – Patatàta – Patatàta – Patatàta – Patatàta
Giovanna Pierucci
17/01/2017 @ 12:49
ottimo il piatto e simpaticissimo il noma “patatàta”. Così mi stuzzichi doppiamente
Menta e peperoncino
17/01/2017 @ 14:35
Oddio che squisitezza!!!! Deve essere troppo buono… lo proverò!
Patrizia Valerio
17/01/2017 @ 16:41
Mamma che goduria