Ricordate le famigerate tre ‘I’ (Impresa, Informatica Inglese) di tristissima memoria? Spero per voi di no, comunque per la vellutata di topinambur vigono le tre S: Salutare Semplice Squisita.

Perché il topinambur è così poco frequentato dalla nostra cucina? Eppure ha mille qualità; oltre a essere buonissimo – ha la consistenza della patata (ma la metà dei carboidrati) e il sapore del carciofo – è indicato per i diabetici perché riduce i livelli di zuccheri nel sangue, accelera il metabolismo, è ad alto contenuto proteico e aumenta le difese immunitarie. Cosa chiedere di più a un tubero?
Senza contare poi che è facile da pulire: niente a che vedere con la noiosissima mondatura dei carciofi!

Vellutata di topinambur

per 4 porzioni:

• 500 gr di topinambur
• 1 patata
• 1 cipolla
• 1 ciuffo di prezzemolo
• 4 cucchiai di olio extravergine
• sale e pepe
• 800 gr di acqua

Comincio sbucciando la cipolla

la affetto grossolanamente e la metto a stufare in una pentola che possa contenere tutta la minestra, con l’olio e qualche grano di sale grosso, per 10 minuti.

Lavo, sbuccio e taglio la patata a dadini. La aggiungo alle cipolle.

Ora mi dedico ai topinambur; mi aiuto con un pelapatate per togliere le parti terrose ma lascio un po’ di buccia rosa qua e là, perché dà sapore.

Passo i topinambur sbucciati sotto l’acqua corrente e li strofino con una spazzolina per togliere tutte le impurità.

Quindi taglio anche questi a cubetti e li aggiungo alla patata e alla cipolla.

Aggiungo l’acqua a filo, copro, porto a bollore e infine lascio cuocere a fuoco medio per mezz’ora.

Spengo il fuoco e con il minipimer frullo tutto, accuratamente e a lungo.

A questo punto se la densità mi va bene, la vellutata di topinambur è pronta, altrimenti la metto sul fuoco ancora per qualche minuto a restringere.

Assaggio e aggiusto di sale e pepe.

Quando porto in tavola spolvero di prezzemolo sminuzzato al momento.
Evviva le tre S!

postato da Riccidiburro

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