La panzanella di Nino Manfredi è quella laziale, ciociara per la precisione. Mi raccomando, non facciamo confusione!
E qui sotto potete sentire la canzone.
Se poi, oltre che sentirlo cantare, volete anche vedere il grande Nino, cliccate qui: prima fa un duetto con Don Lurio e dopo canta La Panzanella.
Piatto povero per eccellenza, la panzanella ha tante varianti quante sono le regioni che se ne contendono la paternità: c’è chi raccomanda il di farla col pane sciapo, chi la inonda di origano, chi lo sbriciola il pane, chi ci mette il tonno, chi le olive, chi il cetriolo…
Quella di Nino invece, quella laziale, è basica, fatta solo di pane cipolla e pomodoro.
Per 6 porzioni panzanella di Nino Manfredi servono:
- 500 gr di pagnotta cotta a legna, rafferma
- 500 gr di pomodori rossi
- 1 cipolla fresca, possibilmente di Tropea
- abbondante basilico
- 4 cucchiai d’olio extravergine, bio, prima spremitura a freddo
- 1 cucchiaio di aceto di vino bianco
- sale
Ecco come fare:
cominciare col tagliare il pane raffermo prima in fette e poi in cubetti di un paio di centimetri di lato. Metterlo in uno scolapasta e passarlo rapidamente sotto il rubinetto: il pane si deve bagnare ma non impregnare d’acqua.
Metterlo in un’insalatiera e versarci l’aceto. Mescolare bene.
Lavare e tagliare a pezzi i pomodori, e metterli in una ciotola con abbondante sale.
Tagliare la cipolla a fettine fine e se vi sembra molto forte potete metterla a bagno per una quindicina di minuti. Poi scolarla e aggiungerla al pane. Aggiungere anche i pomodori e tanto basilico tagliato con un coltellino di ceramica o, altrimenti, stracciato a mano.
Condire con l’olio più buono che riuscite a reperire, mescolare e aggiustare di sale e aceto.
Ecco, la panzanella sarebbe pronta. Ma se l’avete fatta con qualche ora di anticipo, mettetela in frigo fino all’ora di mangiarla e vedrete che ve ne saranno tutti grati.
postato da Blogtrotter