Peperoni imbottiti di pane: piatto povero? Sissignori! Ma come tutti i piatti poveri è di una bontà madornale.
Peperoni ‘mbuttunati si chiamano a Trevico, mille anime in provincia di Avellino, paese di mio padre e dei miei nonni, dal quale proviene questa squisitezza.
I peperoni devono essere quelli piccoli e tondi perché il rapporto peperone/ripieno raggiunge il suo equilibrio perfetto solo con queste dimensioni di peperoncini.
E il segreto perché siano perfetti è che… vanno mangiati il giorno dopo.
Peperoni imbottiti di pane
per 4 porzioni ci servono:
- 8 peperoncini piccoli
- 8 fette di pane raffermo
- 16 capperi
- 1 cucchiaino di pasta d’acciughe
- 1 bel ciuffo di prezzemolo
- 2 foglie di basilico
- origano abbondante
- 1 pomodoro da sugo
- 50 gr di pecorino grattugiato
- 2 spicchi d’aglio
- 2 cucchiai di olio extra vergine
- sale
Ecco come procediamo:
cominciamo col decapitare i peperoncini e teniamo da parte il coperchio.
Togliamo i semini e i filamenti e laviamo bene. Lasciamoli a testa in giù ad asciugarsi, ognuno col suo coperchietto accanto (che se no poi diventiamo pazzi a ritrovare quello corrispondente).
Prepariamo il ripieno. Stacchiamo la mollica di pane dalla crosta e a mano riduciamola in briciole. Ci aggiungiamo i capperi, il basilico e il prezzemolo tritati insieme, l’olio, la pasta d’acciughe, il pecorino grattugiato, il pomodoro spellato e tagliato a dadini piccolissimi, tanto origano e poco sale.
Assaggiamo: i pomodori dovrebbero mitigare il salato dei capperi e della pasta d’acciughe, ma non si sa mai, quindi regolatevi a piacere e decidete se serve aumentare qualche ingrediente.
Accendiamo il forno a 200°.
Riempiamo bene i peperoni pigiando il ripieno con un cucchiaino.
Mettiamo i coperchi sopra ogni peperoncino e andiamo in forno a 200° per un’oretta o comunque fino a che non vediamo che i peperoni sono ben cotti.
Tiriamoli fuori dal forno, tagliamo ogni spicchio d’aglio di 4 fettine nel senso della lunghezza, mettiamo una fettina sopra ogni peperone, rimettiamo il coperchio e lasciamo freddare così.
Appena freddi mettiamoli in frigo e cerchiamo di aspettare il giorno dopo prima di mangiarli: questa è la morte loro.
Se però non ce la facciamo, pazienza, sono strabuoni anche subito.
postato da Paffi